Ciclo in Corso

Ecce bombo

Ecce bombo webRegia: Nanni Moretti
Soggetto e sceneggiatura: Nanni Moretti
Fotografia: Giuseppe Pinori
Montaggio: Enzo Meniconi
Musiche: Franco Piersanti
Scenografia: Massimo Razzi, Gianni Sbarra
Trucco: Pietro Tenoglio
Costumi: Lina Nerli Taviani, Fabrizia Magnini
Interpreti e personaggi: Nanni Moretti (Michele), Luisa Rossi (Madre di Michele), Lina Sastri (Olga), Glauco Mauri (Padre di Michele), Piero Galletti (Goffredo), Susanna Javicoli (Silvia), Cristina Manni (Cristina), Lorenza Ralli (Valentina), Maurizio Romoli (Cesare), Giampiero Mughini (Uomo occhialuto), Carola Stagnaro (Flaminia), Fabio Traversa (Mirko), Giorgio Viterbo (Intervistatore), Paolo Zaccagnini (Vito), Agenore Incrocci (Presidente di commissione), Alberto Abruzzese (Amico di Olga)
Durata: 103'
Origine: Italia, 1978

 

Il film descrive le giornate di Michele, studente universitario, i suoi rapporti con i genitori e la sorella Valentina, quelli con le ragazze e la sua vita di gruppo. Vediamo lui e i suoi amici discutere del più e del meno ai tavoli di un bar o parlare dai microfoni di una radio privata. Assistiamo alle discussioni suscitate nella famiglia di Michele dalla decisione di Valentina di partecipare all'occupazione di una scuola, alla bizzarra corte che Michele fa alla ragazza di un suo amico, ai tentativi del giovane e dei suoi compagni di aiutare una schizofrenica, Olga, a vincere la sua malattia, a una stravagante sessione d'esami, a sedute collettive di autocoscienza e di autoconfessione. Arriva l'estate e Michele si ritrova solo e annoiato. Poi i suoi amici tornano dalle vacanze e tutto ricomincia come prima. Una sera tutti insieme decidono di andare da Olga: invece, tranne Michele, ognuno si perde per strada, distratto da futili svaghi.

Tokyo-Ga

Titolo originale: Tokyo-Ga
Regia: Wim Wenders
Soggetto: Wim Wenders
Sceneggiatura: Wim Wenders
Fotografia: Edward Lachman
Montaggio: Solveig Dommartin, Jon Neuburger, Wim Wenders
Musiche: Laurent Petitgand, Meche Mamecier, Chico Rojo Ortega
Interpreti e personaggi: Chishū Ryū (sé stesso), Werner Herzog (sé stesso), Yuharu Atsuta (sé stesso), Wim Wenders (Narratore), Chris Marker (sé stesso)
Produzione: Stati Uniti d'America - Germania Ovest, 1985
Durata: 85 min
 
 
 
 
Quando Wim Wenders presentò Tokyo-Ga, il suo film giapponese dedicato a Yasujiro Ozu, gli venne chiesto il perché di quella scelta. Wenders non ebbe dubbi e rispose con una frase divenuta memorabile: «La cosa più simile al Paradiso che io abbia mai incontrato è il cinema di Ozu».
Nella primavera del 1983, durante una pausa delle riprese del film "Paris, Texs", Wim Wenders arriva a Tokio per un viaggio nella memoria alla ricerca di tutto ciò che possa ricordare Yasujiro Ozu, il grande maestro del cinema giapponese, morto povero e quasi dimenticato nel 1963, e, allo stesso tempo, per inquadrare con il proprio obiettivo l'odierna realtà metropolitana. Così alle interviste con Chisu Ryu, l'attore principale dei films di Ozu, e con Yuharu Atsuta, fedelissimo direttore di fotografia dello scomparso, Wenders alterna inquadrature ardite e allucinanti sequenze sulla vita della Tokio odierna. Sono passati poco più di 20 anni, eppure le trasformazioni subite dal tessuto urbano e dai ritmi stessi della vita appaiono incredibili. 

Tarda primavera

Tarda primaveraTitolo originale: 晩春 (Banshun)
Regia: Yasujirō Ozu
Soggetto: Kazuo Hirotsu
Sceneggiatura: Kōgo Noda, Kazuo Hirotsu, Yasujirō Ozu
Fotografia: Yuharu Atsuta
Montaggio: Yoshiyasu Hamamura
Musiche: Senji Itô
Scenografia: Mototsugu Komaki
Costumi: Bunjiro Suzuki
Interpreti e personaggi: Chishū Ryū (Shukichi Somiya), Setsuko Hara (Noriko Somiya), Yumeji Tsukioka (Aya Kitagawa), Haruko Sujimura (Masa Taguchi), Hohi Aoki (Katsuyoshi), Jun Usami (Shôichi Hattori), Kuniko Miyake (Akiko Miwa)
Produzione: Giappone, 1949
Durata: 108 min

L'anziano Shukichi, professore vedovo, e la figlia Noriko trascorrono felicemente le loro giornate insieme, ma la zia Masa insiste perché Noriko si sposi. Shukichi comincia a vagliare dei possibili pretendenti, ma intuisce ben presto che la figlia non ha nessuna intenzione di abbandonarlo. Di fronte alle pressioni di Masa e convinto di operare nel giusto, Shukichi inventa quindi uno stratagemma che possa persuadere Noriko: fingerà di volersi risposare con una donna più giovane.