Il Cinema "Politico"

Introduzione

“Segreti di stato” di Benvenuti e “Buongiorno notte” di Bellocchio presentati all’ultima mostra del cinema di Venezia, non senza sollevare qualche polemica, hanno riacceso i fuochi di un impegno sociale e politico da parte della nostra cinematografia. Ed è con queste premesse che il cineclub Frattocchie intende proporre una rassegna che ripesca i capisaldi del genere - che tra i ‘60 e ’70 ebbe il suo massimo splendore – nel tentativo di saldare un legame tra questi film ed il passato.

Ed ecco allora “Le mani sulla città” di Francesco Rosi (citato anche in un altro film inscrivibile al filone: “I cento passi” di M. Tullio Giordana), “Z – L’orgia del potere” di Costa Gravas ed “Il sospetto” di Francesco (Citto) Maselli.

A conclusione va detto che non basta trattare di temi politici per definire “politico” un film. L’uso del linguaggio cinematografico, le motivazioni dell’autore, i riferimenti critici e la consapevolezza dei necessari “tradimenti” della Storia sono elementi indispensabili per definire un film che non vuole dare verità assolute ma solo proporre traiettorie visive differenti, lanciare sguardi “tagliati” sulla realtà. E’ un fatto al tempo stesso di contenuto e di forma, è l’approccio del regista, la sua presa di coscienza nei confronti del tema trattato. Aveva ragione Jean-Luc Godard nell'affermare che il problema non è quello di fare film politici, ma di fare politicamente dei film.

Buona visione a tutti

 

Le Mani sulla Città

Le mani sulla città (1963)
Regia: Francesco Rosi

Durata 110’

PERSONAGGI ED INTERPRETI

Edoardo Nottola: Rod Steiger
de Angeli: Salvo Randone
Maglione: Guido Alberti
Balsamo: Angelo D'Alessandro
De Vita: Carlo Fermariello

 

In un degradato quartiere di Napoli, un palazzo crolla a causa dei lavori di demolizione ad esso adiacenti, causando morti e feriti. Responsabile del disastro, l'imprenditore edile Edoardo Nottola viene coinvolto in un'inchiesta da cui esce senza ripercussioni giudiziarie, ma inevitabilmente compromesso agli occhi del partito di Destra per cui è consigliere comunale. I compagni lo abbandonano e il suo nome alle elezioni viene ritirato, ma Nottola, inflessibile e protervo, attinge ad ogni risorsa del suo potere e, spalleggiato da alcuni consiglieri corrotti, diviene il primo candidato nel gruppo di Centro. Solo l'opposizione di Sinistra sembra decisa a contrastare la prepotente ascesa del costruttore: a guidarla è il consigliere De Vita che, dopo accurate indagini, porta alla luce il coinvolgimento di Nottola e dei suoi seguaci nella conquista di un appalto su cui poggiano cospicui interessi economici e politici. Nel frattempo, il quartiere afflitto dal recente disastro subisce un'ordinanza di sfratto che provoca la sommossa dei suoi occupanti, sfociando in duri scontri con le forze di polizia. Nonostante il malcontento popolare, i disordini dovuti al rovesciamento della maggioranza e la tenace resistenza dei suoi oppositori, Nottola otterrà comunque la carica di assessore all'edilizia, provocando profonde fratture anche nella Destra. Questa, con i suoi rappresentanti più compromessi, tornerà infine ad appoggiarlo per il proprio tornaconto.

Il Sospetto

IL SOSPETTO (1975)

Regia: Francesco Maselli

Durata 111’

INTERPRETI
Gian Maria Volonté
Renato Salvatori
Annie Girardot
Gabriele Lavia, Felice Andreasi, Bruno Corazzari

 

 

 

 

Definito "uno dei migliori film politici di tutti i tempi". E’ ambientato nell’anno della "svolta" (1934), uno dei momenti fondamentali nella vita del partito comunista. Gian Maria Volonté interpreta con straordinaria bravura il ruolo di un militante comunista emigrato in Francia, immerso in una vicenda che assume cadenze da thriller.

Z l'Orgia del Potere

Z-L'ORGIA DEL POTERE (1969)

Regia: Costa-Gravas

Durata 126’

INTERPRETI
Jean-Louis Trintignant
Yves Montand
Irene Papas

 

 

 

 

 

“Ogni somiglianza con avvenimenti reali, e con persone vive o morte, non è affatto casuale. E’ voluta”. ( Jorge Semprum, Costa-Gavras, scritta iniziale del film)

Dal romanzo del 1966 di Vassili Vassilikos, la storia dell'assassinio del socialista Greogorios Lambrakis, deputato greco dell'EDA, a Salonicco nel 1963 da parte di esponenti della destra. Un giovane e incorruttibile giudice conduce l'inchiesta. Vincitore di 2 premi al festival di Cannes e Oscar come miglior film straniero nel 1969. Il più discusso film politico, spettacolare grazie ad una sceneggiatura perfetta scritta con il contributo di Jorge Semprun.