Trances
Titolo originale: Al Hal
Regia: Ahmed El Maanouni
Soggetto: Ahmed El Maanouni
Sceneggiatura: Ahmed El Maanouni
Fotografia: Thomas Mauch
Montaggio: Atika Tahiri, Jean-Claude Bonfanti
Musiche: Nass El Ghiwane
Interpreti e personaggi: Larbi Batma (Percussioni), Abderrahman Paco (Basso), Omar Sayed (Percussioni), Allal Yaala (Bonjo).
Produzione: Francia/Marocco, 1981
Durata: 87 min
Girato nel 1981, il film è il primo titolo restaurato dalla "World Cinema Foundation" con la Cineteca di Bologna ed è stato presentato da Martin Scorsese al Festival di Cannes del 2007. A metà tra il film concerto e un esperimento free-form audiovisivo, il film segue quattro mesi di vita e attività della band di culto Nass El Ghiwane.
Negli anni Settanta, grazie a cinque musicisti “di strada” determinati a prendere le distanze dagli imperanti “languori orientali”, il Marocco conobbe un exploit musicale che divenne espressione dei desideri, delle frustrazioni e dei sentimenti di ribellione dei giovani. In Transes, Ahmed El Maanouni ripercorre l’itinerario geografico e culturale del gruppo Nass el Ghiwane, che nel 1974 perse uno dei suoi membri più rappresentativi, Boujemaa, scomparso all’età di ventotto anni. “La musica dei Nass El Ghiwane è un risveglio per lo spirito e mi ha emozionato e ispirato molto”, ha dichiarato Martin Scorsese che ha conosciuto i musicisti qualche anno fa a Marrakech. “Le trance del gruppo sono il nostro equivalente della soul music, l’espressione della nostra irrazionalità”, commentava il regista Ahmed El Maanouni. “Seguendo l’esempio dei Nass El Ghiwane, anch’io sono ritornato alle radici. La loro musica trae origine da un intero millennio di storia marocchina e africana e il film cerca di mostrare e mettere in evidenza questa eredità. Per sottolineare le trance ho scelto la musica della confraternita sahariana degli Gnaouas e i versi del celebre poeta El Mejdoub”. Attraverso le canzoni e le musiche del gruppo, il film descrive momenti tradizionali della vita sociale (il tè o lo scambio, il fuoco o la sofferenza, l’acqua o la durezza di spirito), ma affronta pure importanti temi di attualità (il tempo, la storia, l’allegria, la speranza). La trance, forma di espressione sacra e rituale per gli Gnaouas di Essaouira, diviene moderno delirio profano nelle riprese dei concerti di Cartagine, Agadir e Parigi.