Tournée

Creato: Venerdì, 17 Aprile 2015 14:48
Titolo originale: Tournée
Regia: Mathieu Amalric
Sceneggiatura: Mathieu Amalric, Philippe Di Folco, Marcelo Novais Teles, Raphaëlle Valbrune
Fotografia: Christophe Beaucarne
Montaggio: Annette Dutertre
Costumi: Alexia Crisp-Jones
Trucco: Delphine Jaffart
Scenografia: Stéphane Taillasson
Interpreti e personaggi: Mathieu Amalric(Joachim Zand), Miranda Colclasure (Mimi Le Meaux), Suzanne Ramsey (Kitten on the Keys), Linda Marraccini (Dirty Martini), Julie Ann Muz (Julie Atlas Muz), Angela de Lorenzo (Evie Lovelle), Alexander Craven (Roky Roulette), Damien Odoul (François), Ulysse Klotz (Ulysse), Simon Roth (Baptiste), Joseph Roth (Balthazar), Pierre Grimblat (Chapuis)
Produzione: Francia, 2010
Durata: 111 min
 
Un ex produttore di spettacoli progetta il suo grande ritorno ingaggiando un gruppo di signore e ragazze che hanno messo in piedi uno spettacolo di New Burlesque. La tournée della bizzarra compagnia di ballerine procede attraverso la Francia con una serie di tappe in vari teatri di provincia ed è destinata a culminare nello spettacolo finale, a Parigi.
 
Nel suo quarto lungometraggio da regista (cui si aggiungono diversi corti e lavori per la televisione) Amalric riesce a consegnare un ritratto vero e palpitante di un mondo in movimento, fatto di diversi umori e incertezze, che vive in contesti labili e anonimi (scompartimenti di treni, hall di alberghi, camerini di teatri), un cosmo in continua transizione che riflette l’instabilità esistenziale del protagonista Joachim che, tornato in Francia in cerca di un riscatto professionale ed esistenziale - ambiti segnati da differenti e concatenati fallimenti -, si scopre costretto a combattere ancora con quel passato che aveva lasciato alle spalle, un passato col quale non ha mai avuto la forza di confrontarsi in maniera aperta ed onesta.
Ispirato da L’envers du music-hall, gli scritti in cui Colette descrive il dietro le quinte della sua vita di attrice al seguito di una compagnia, Tournée è un film disordinato per vocazione e vitale nello spirito, la cui libertà ricorda Cassavetes, in cui la mescola di toni – comico, amaro, drammatico – viene a pennellare un mondo a sé la cui identità, di tappa in tappa, acquista sempre maggiore definizione, senza l’urgenza di seguire una narrazione pedante, cavalcando spesso e volentieri un’improvvisazione, un’intuizione fulminea, un momento di verità non programmato: Tournée, insomma, riesce, non essendo un documentario e nello stesso tempo non esaurendosi nella semplice finzione, a utilizzare elementi dell’uno e dell’altra, costruendo un racconto deviato, ma preciso e aderente, della realtà che decide di prendere in esame.
(Luca Pacilio)
 
Premio per la miglior regia e premio FIPRESCI a Cannes 2010.