Sbatti il mostro in prima pagina

Regia: Marco Bellocchio
Soggetto e Sceneggiatura: Marco Bellocchio tratto liberamente da un copione di Sergio Donati
Collaborazione alla sceneggiatura: Goffredo Fofi
Fotografia: Luigi Kuweiller, Erico Menczer
Costumi: Franco Carretti
Musiche: Nicola Piovani
Montaggio: Ruggero Mastroianni
Scenografia: Dante Ferretti
Interpreti e personaggi: Gian Maria Volontè (Bizanti), Laura Betti (prof. Zigaina), Carla Tatò (moglie di Bizanti), Jacques Herlin (Lauri), John Steiner (Ing. Montelli), Michel Bardinet (giornalista)  
Origine: Italia/Francia, 1972
Durata: 82'

 

Anni Settanta. In un campo della periferia milanese viene ritrovato il cadavere straziato di Maria Grazia, quindicenne figlia di un noto professore. Il capo redattore di un noto quotidiano milanese dà incarico di seguire il caso a Roveda, un giornalista alle prime armi, affiancato dallo scafato Lauri. Poi inizia delle indagini per conto suo. Avvicina così la professoressa Zigai, amante di un esponente della sinistra extraparlamentare, in possesso del diario di Maria Grazia ...

Il film di Bellocchio tocca un tema molto attuale: il giornalismo disonesto e politicamente interessato. Niente di più moderno. Il redattore di un giornale conservatore, omonimo del vero "Il Giornale" nato due anni dopo, alla vigilia delle elezioni, sfrutta l'omicidio di una sedicenne cercando di incolpare con titoli eclatanti il principale sospettato, un "compagno". Non è lui il colpevole? Chi se ne frega! L'importante è cavalcare l'onda del malcontento popolare per indirizzare il voto nella giusta direzione, vale a dire quella delineata dall'editore.