Claude Chabrol

Parigi, 24 giugno 1930 – Parigi, 12 settembre 2010

Appassionato di letteratura poliziesca fin dall'infanzia trascorsa nella provincia francese, ancora studente alla facoltà di scienze politiche collabora ai "Cahiers du Cinéma". Nel 1957 con E. Rohmer scrive un saggio su Hitchcock di cui entrambi sono entusiastici ammiratori. Lo stesso Chabrol avrà modo di dire: all'inizio sono stato più influenzato da Alfred Hitchcock e in seguito più da Fritz Lang e da F.W. Murnau.
Grazie a un'eredità ricevuta dalla moglie nel 1957 dirigerà il suo primo film "Le beau Serge" a cui seguirà subito dopo "I cugini" che vengono spesso citati come i film apripista della futura Nouvelle Vogue che, tra l'altro, per Chabrol non esisteva: non ci sono onde,  soleva dire, c'è solo il mare ...
Autore prolifico: un centinaio di film per il cinema e la tv. Almeno un film all'anno per evitare di tirarsi un colpo in testa. Più si lavora, più c'è il rischio di fare un buon film; mentre l'inattività nuoce alla salute.

Maestro riconosciuto del giallo e del mistero, un Bunuel spogliato di surrealismi, un antropologo della profonda provincia francese, che ha vivisezionato, scarnificato, studiato fino all'ultimo, affanato frame. I suoi personaggi sono banali solo socialmente. I suoi movimenti di macchina, i montaggi e l'uso delle colonne sonore sono essenziali e ripuliti di narcisismi. I suoi film sono chiari, netti, inacapaci di tradire. Le sue analisi sono lucide, scevre da superficialità.
Ma forse la cifra più eclatante del suo cinema è rappresentata dalle per lui sempre affascinanti donne, siano infedeli o folli, irresistibili o mostruose. Quasi tutti i suoi film hanno al centro una figura femminile, specchiata in estenuanti bravure e sottili bellezze, che incarnano perfettamente quell'intuizione di emancinazione sverginata dal noir negli anni '40 e che Chabrol ha fatto sua, imprigionandola nei piccoli, asfittici,  perversi satelliti della Francia lontana da Parigi. (Aldo Fittante)
 

"Qualunque sia la precisione delle vostre domande, le mie risposte saranno imprecise." (Chabrol)