The Commitments

Titolo originale: The Commitments
Regia: Alan Parker
Soggetto: Roddy Doyle
Sceneggiatura: Dick Clement, Jan La Frenais
Fotografia: Gale Tattersall
Musiche: Paul Bushnell, Mark Roswell (originali di Wilson Pickett)
Montaggio: Gerry Hamblig
Produzione:
Interpreti e personaggi: Robert Arkins (Jimmy Rabbitte), Michael Aherne (Steven Clifford - piano),  Angeline Ball (Imelda Quirke - cantante), Maria Doyle Kennedy (Natalie Murphy - cantante), Dave Finnegan (Mickah Wallace - batteria), Bronagh Gallagher (Bernie McGloughlin - cantante), Félim Gormley (Dean Fay - sassofono), Glen Hansard (Outspan Foster - chitarra), Dick Massey (Billy Mooney - batteria), Kenneth McCluskey (Derek Scully - basso), Johnny Murphy (Joey 'Labbra' Fagan - tromba), Andrew Strong (Deco Cuffe - cantante)
Origine: Irlanda, 1991
Durata: 118'

Dal romanzo omonimo (1988) di Roddy Doyle. Negli anni '60 un giovane proletario irlandese mette assieme un gruppo di musicisti soul ("The Commitments", ossia le promesse) che nella Dublino degli U2 e di Sinead O'Connor cercano di uscire dal ghetto.
L’idea è di Jimmy Rabbitte, aspirante manager più che convinto di voler fondare una vera band musicale. Comincia così, con un’inserzione sul giornale, la ricerca dei componenti del gruppo. Con Dean, Fay, Outspan, Steven Clifford, Deco il ciccione, Billy il batterista, Joey “The lips”, e Natalie, Imelda e Bernie ai cori, nascono così i «The Commitments». E sarà un successo, inaspettato quanto fulmineo. Ma ben presto le rivalità reciproche non mancheranno, come in ogni band che si rispetti, e l’inizio della fine eccola giungere inesorabile sui sogni di gloria di un pugno di giovani irlandesi.

Gli Irlandesi sono i più negri d'Europa, i Dublinesi sono i più negri di Irlanda e noi di periferia siamo i più negri di Dublino, quindi ripetete con me ad alta voce: "Sono un negro e me ne vanto!"