Si abballa

Volevo prima di tutto tranquillizzare il popolo del cineclub: qualcuno poteva aver interpretato il racconto di Marinetti come un possibile mancamento del subcomandante. Il subcomandante smentisce tutto: non ho avuto assolutamente nessun malore, vi assicuro che sto benissimo. Sono in piena forma pronto ad affrontare tutto "con la gagliardia di un ventenne". A riprova di questo il prossimo ciclo sarà dedicato al ballo ed ai film con questo tema.

John Ford diceva che esistono solo tre soggetti davvero importanti per la macchina da presa: un cavallo che corre, una grande montagna e una coppia che balla. Con queste parole Michael Cimino ha esordito nella sua "lezione di ballo" alla recente festa del cinema di Roma.

Quando scrivo un film -ha spiegato Cimino- ho assolutamente bisogno di vedere i personaggi dentro ad un set, all’interno di uno spazio, altrimenti non sono capace di immaginare come si muovono e cosa fanno. Che e' un po’ la stessa cosa che si fa quando si crea una danza. Qual e' il modo piu' giusto per filmare esseri umani che ballano? Qual e' il segreto per trasmetterne la bellezza? Se esiste, e' qualcosa di simile a cio' che possiede qualcuno quando diciamo che sa cantare o ballare. Una volta Vincente Minnelli venne a vedere un mio film. Uscendo dalla sala, mi disse:"Sai, Michael, sai far muovere le persone molto bene’. E usci' in strada senza aggiungere altro".

Il primo film è dello spagnolo Carlos Saura che ambienta una Carmen al ritmo di flamenco. Sempre citando Cimino: "il flamenco è il ballo perfetto per il cinema, i corpi diventano essi stessi ritmo e musica, i piedi e le gambe sono gli strumenti che generano i suoni".

Ed allora basta chiacchiere ... "Si abballa".