La Classe Operaia va in Paradiso

Regia: Elio Petri
Soggetto: Elio Petri, Ugo Pirro
Sceneggiatura: Elio Petri, Ugo Pirro
Fotografia: Luigi Kuveiller
Musiche: Ennio Morriconi
Montaggio: Ruggero Mastroianni
Interpreti: Gian Maria Volonté, Flavio Bucci, Carla Mancini, Mariangela Melato, Antonio Mangano, Salvo Randone, Corrado Solari
Produzione: Ugo Tucci per la Euro International Film
Distribuzione: Cineteca Nazionale
Origine: Italia
Anno: 1971
Durata: 125'

 

Lulù Massa, operaio milanese con l'ulcera, è un campione del cottimo con cui mantiene due famiglie, odiato dai compagni e amato dal padrone, finché un incidente gli fa perdere un dito. Da ultracottimista passa a ultracontestatore, perde il posto e l'amante, si ritrova solo. Grazie a una vittoria del sindacato, è riassunto e torna alla catena di montaggio. Con qualche cedimento di gusto, più di una forzatura e rischiose impennate nel cielo dell'allegoria, è un aguzzo e satirico ritratto della condizione operaia e della sua alienazione. Scritto da Petri (1929-82) con Ugo Pirro, è dopo il discutibile Omicron (1963) il primo film italiano che entra in fabbrica, analizzandone il sistema e mettendone a fuoco con smania furibonda i vari aspetti, compresi i rapporti tra uomo e macchina, tra sindacato e nuova sinistra, tra contestazione studentesca e lotte operaie, repressione padronale e progresso tecnologico. (...)


Palma d’oro al festival di Cannes 1972